martedì 17 giugno 2008

A proposito di affermazioni fuorvianti o errate circa lʼOrdine dei SS. Maurizio e Lazzaro


LʼOSSERVATORE ROMANO
Anno 142 (2002) - n. 152 - Giovedì 4 luglio 2002 - p. 2
(enuncia la seguente, n.d.r.)

Precisazione
“Vari lettori ci hanno chiesto informazioni circa lʼatteggiamento della Santa Sede nei confronti
di Ordini Equestri dedicati a Santi o aventi intitolazioni sacre.
Al riguardo, siamo autorizzati a confermare quanto già pubblicato in passato dal nostro
giornale: la Santa Sede, oltre ai propri Ordini Equestri, riconosce e tutela due soli Ordini
Cavallereschi: il Sovrano Militare Ordine di Malta – ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero
di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta – e lʼOrdine Equestre del
Santo Sepolcro di Gerusalemme.”

La “Precisazione” autorizzata dalla S. Sede stessa e pubblicata in grassetto su L’Osservatore
Romano non solo pone nel nulla il contenuto della Lettera scritta a Ginevra il 29 Agosto 2007 a
firma di Johannes Niederhauser, Gran Cancelliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, in
particolare il punto n. 2, ma la rende addirittura mendace, implicandola, per ciò stesso, in tutte le
conseguenze del caso.
Con lʼoccasione si fa notare che tra lʼaltro è stato detto, con incredibile approssimazione, che
lʼOrdine dinastico dei SS. Maurizio e Lazzaro, essendo stato istituito nel 1572 con bolla papale,
“costituisce per il diritto canonico, un'associazione pubblica di fedeli con scopo di carità e, forse,
di culto, eretta dalla Somma Autorità della Chiesa in epoca medievale e dalla Chiesa ancora riconosciuta siccome esistente ed operante in conformità al mandato originario”.
LʼOsservatore Romano, organo ufficioso della S. Sede, che si riproduce qui di seguito, confuta
del tutto questa tesi.

Sembra opportuno ancora precisare che è fuorviante ed errata lʼaltra affermazione secondo cui il
Gran Maestro dellʼOrdine è anche il Capo della Casa, essendo vero lʼesatto contrario, cioè che il
Capo della Casa è Gran Maestro degli Ordini dinastici: la decadenza dinastica (per violazione
delle leggi dinastiche della Casa) implica lʼincapacità a rivestire il Gran Magistero.

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