giovedì 12 giugno 2008

LA SEDUTA DELLA CORTE DI CASSAZIONE DEL 10 GIUGNO 1946


Si è appena spento l’eco delle celebrazioni istituzionali della “festa della Repubblica”, appaiata alla sfilata delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine per la via dei Fori Imperiali ( cerimonia che in tutto rievoca le passate glorie del Regno d’Italia…), ma more solito – tranne per la lodevole eccezione del programma di RAI TRE di Minoli – il tono è stato come non mai “trionfalistico”.
L’Unione Monarchica Italiana, fondata in Roma liberata nel 1944 e custode fedele del messaggio di Umberto II, Re mai abdicatario, vuole ricordare che:
- il 2 e il 3 giugno furono le date in cui si svolse la consultazione referendaria assieme alle elezioni per l’assemblea costituente ( e non come spesso detto il giorno della proclamazione della Repubblica….);
- il 4 giugno il Presidente del Consiglio dei Ministri De Gasperi scriveva al Ministro della Real Casa Falcone Lucifero che a suo parere era impossibile il prevalere della scelta repubblicana;
- che il 5 giugno il Ministro degli interni, Romita, in violazione della legge, annunciava nel corso di una conferenza stampa i risultati a lui noti e che vedevano prevalere la repubblica;
- il 10 giugno, alle ore 18.00, la Suprema Corte di Cassazione, riunitasi in seduta ordinaria (tanto che i suoi componenti indossavano solo la toga “nera” di servizio e non quella solenne bordata di ermellino), incaricata di procedere ai sensi del Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 219 del 27 aprile 1946, esaminati i verbali trasmessi da tutti gli uffici circoscrizionali, dava atto che alla Repubblica erano stati attribuiti voti per 12.672.767 e che alla Monarchia erano stati attribuiti voti per 10.688.905, e chiudeva così il verbale:

LA CORTE, A NORMA DELL’ ART. 19 DEL DECRETO LEGISLATIVO LUOGOTENENZIALE 219 DEL 1946, EMETTERA’ IN ALTRA ADUNANZA IL GIUDIZIO DEFINITIVO SULLE CONTESTAZIONI, LE PROTESTE E I RECLAMI PRESENTATI …CONCERNENTI LO SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI RELATIVE AL REFERENDUM; INTEGRERA’ I RISULTATI COI DATI DELLE SEZIONI ANCORA MANCANTI ED INDICHERA’ IL NUMERO COMPLESSIVO DEGLI ELETTORI VOTANTI E QUELLO DEI VOTI NULLI.

L’Unione Monarchica Italiana, oggi come allora, eleva la sua formale e vibrata protesta per quanto avvenne all’indomani di tale pronuncia della Suprema Corte di Cassazione e che Umberto II, all’atto di partire da Roma, stigmatizzerà nel suo messaggio agli Italiani del 13 giugno 1946
Francesco Atanasio
Vice Segretario Nazionale U.M.I.

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