giovedì 4 ottobre 2007

Riforma degli Ordini Dinastici, comunicato stampa di Aimone Aosta Savoia

Riportiamo così come è apparso lo scorso 29 settembre 2007 un comunicato stampa a firma di S.A.R. Aimone Aosta Savoia.


Una trascrizione del documento:

AIMONE DI SAVOIA
DELEGATO DAL CAPO DELLA CASA REALE PER GLI ORDINI DINASTICI
PRESIDENTE DELLE COMMISSIONI PER GLI ORDINI DINASTICI
Premesso che nel senso originario gli Ordini dinastici di Casa Savoia seguiranno il criterio
base del merito e della gratuità;
nell’attesa che la Commissione di Studi presenti le opportune proposte per rendere gli Ordini
stessi compatibili con le leggi nazionali,
NOMINA E INSEDIA
la Commissione speciale, di cui al precedente comunicato del 19 Settembre 2006, con il compito
di valutare i requisiti di merito per le riammissioni negli Ordini, in base alle domande fatte pervenire dagli interessati entro il 31 gennaio 2008 e sottoporre i nominativi al Capo della Casa.
La medesima Commissione darà parere preventivo al Capo della Casa per le nuove nomine e
l’avanzamento nei gradi in cui si articolano gli Ordini.
I membri degli Ordini dinastici insigniti da S.M. il Re Umberto II saranno, come già deliberato,
senz’altro ammessi a semplice richiesta.
La Commissione dura in carica un biennio e potrà essere confermata o integrata secondo le
necessità.
Le domande dovranno pervenire al seguente indirizzo:
Commissione per gli Ordini Dinastici
di Casa Savoia
Palazzo Volpi
San Marco, 3947
30124 Venezia, Italia
Altresì le domande devono essere corredate da una succinta documentazione: Data e motivo
del conferimento, classe d’appartenenza, funzioni e cariche ricoperte.
La Commissione è tenuta a rispondere entro il 30 maggio 2008.

Decreto N. 3, del 29 settembre 2007.

Aimone di Savoia

Il presente viene pubblicato nel capitolo ‘Ordini dinastici’ sul sito www.realcasadisavoia.it

mercoledì 3 ottobre 2007

Ok al doppio cognome anche per i figli già nati

La norma approvata in commissione: ciascun coniuge conserva il proprio cognome, e ai figli di genitori coniugati è attribuito, nell`ordine, il cognome del padre e quello della madre". I Verdi: un segno di rispetto per le donne Commenta.

Roma, 2 ottobre 2007 - La Commissione Giustizia del Senato ha approvato oggi la normativa sul nome familiare, che presenta importanti novità rispetto al testo fin qui in discussione. Lo riferisce in una nota il presidente della commissione Cesare Salvi che esprime "grande soddisfazione" per l`approvazione "con una maggioranza molto ampia".


"Sono stati introdotti - spiega - principi di grande civiltà, a partire da quello che prevede la parità sotto ogni riguardo tra figli nati nel matrimonio e fuori dal matrimonio".
"La Commissione - sottolinea Salvi - delega il Governo per l`attuazione concreta del principio di parità tra i figli, una norma che si aggiunge ad altri due principi chiave: ciascun coniuge, dice la nuova normativa, conserva il proprio cognome, e ai figli di genitori coniugati è attribuito, nell`ordine, il cognome del padre e quello della madre".


ANCHE PER I GIA' NATI

E` stata inoltre rivista la possibilità di aggiungere il cognome materno anche ai figli già nati al momento di approvazione della legge, se maggiorenni con il loro consenso. "Grazie a due proposte dei Verdi anche i figli gia' nati potranno aggiungere al proprio il nome della madre. E' un segno di civilta' e di rispetto per le donne", spiegano Loredana De Petris, Anna Donati e Mauro Bulgarelli.

"Ringraziamo tutti i membri della commissione Giustizia, grazie a loro i nostri emendamenti sono stati approvati a stragrande maggioranza".
Le disposizioni, spiegano i tre senatori del Sole che ride, "stabiliscono che il figlio maggiorenne, al quale sia stato attribuito il solo cognome paterno sulla base della normativa vigente, potra' aggiungere al proprio il cognome materno". Anche nel caso di minorenni, nati prima dell'entrata in vigore della nuova legge e di minori nati dopo, che abbiano fratelli, concludono, "e' possibile l'aggiunta del cognome dell'altro genitore nel caso di domanda congiunta da parte di chi esercita la potesta' genitoriale".

Fonte - Quotidiano.net, 2 Ottobre 2007